Mac OSX 10.7 “Lion” stupisce ma non troppo

Il 20 Ottobre è passato e per la prima volta non ho la smania di comprare i nuovi prodotti Apple.

Si può dire che è la prima volta che un keynote non mi lasci sbalordito. Sui portali specializzati non si fa che leggere lodi e caratteristiche del nuovo system di Cupertino con annesse indiscrezioni e riflessioni su quale potrebbe essere il prossimo felino (ma se Lion non uscirà prima dell’Estate 2011 perché ammorbarci con questo?!).

Io però sono vagamente deluso. Non che mi aspettassi una release a breve poiché del Leone non avevamo ancora avuto notizie ed è sempre meglio non affrettare certe cose per non commettere errori grossolani, ma almeno qualche informazione in più sarebbe stata gradita!

Ma vediamo di capire che cosa Apple ha presentato:

Nota per chi volesse vedere l’evento su YouTube: guardate il Keynote completo o la sola demo di Lion.

Mac App Store

Apple sembrava non voler inserire questa caratteristica più volte invocata e rumoreggiata ma, con una mossa a sorpresa, ecco che in Lion ci sarà uno store simile a quello per iPhone/iPod Touch ed iPad.

L’intenzione di Apple è sicuramente interessante perché ha più sfaccettature tra cui:

1. aiuterà tutti gli utenti a risolvere l’annoso problema delle installazione delle applicazioni sul proprio computer rendendola semplice come un click;

2. porterà ad una sensibile riduzione della pirateria fornendo un canale unico e non frammentato dove raccogliere l’offerta di software sicuro e certificato, con il probabile abbattimento dei costi per l’utente finale.

Va da se che rimarrà la cara vecchia installazione manuale delle applicazioni per chi non volesse acquistare tramite lo store o per chi volesse installare applicazioni non presenti.

Prevedibilmente anche lo store per Mac si porterà dietro una scia di polemiche legate alle linee guida di Apple ed ai criteri di approvazione delle applicazioni, ma vedremo al momento.

Launchpad

Le applicazioni installate non sono difficili da trovare: sono nella cartella Applicazioni.

Quando le usiamo spesso, conviene metterle sul dock e se proprio siamo pigri basta fare cmd + barra spaziatrice per cercarle via spotlight nel giro di un paio di secondi per non parlare degli stack...

Diciamo che i modi per avviarle facilmente non mancano ma Apple ha deciso di inserirne un altro mutuato dall’esperienza fatta su iPad ed iPhone, presentando le applicazioni disposte a griglia sul desktop e permettendo di organizzarle in cartelle come in iOS 4.

Applicazioni a tutto schermo

Una prima sperimentazione la troviamo in Pages ‘09 dove mettendo l’applicazione a tutto schermo eliminiamo ogni “rumore di fondo” trovandoci solo con il foglio bianco e la nostra creatività; però, per capire cosa intenda Apple dobbiamo provare iPhoto ‘11 dove, mettendo l’applicazione a schermo intero spariscono barra superiore dei menu ed il dock: abbiamo davanti solo i contenuti e niente distrazioni mentre lavoriamo!

In Lion verrà fatto un’ulteriore passo avanti perché tutte le applicazioni avranno questa modalità e, tramite gestures, si potrà passare comodamente ad altre applicazioni aperte a tutto schermo o alla Scrivania.

Inoltre sempre seguendo la filosofia iPhone / iPad le applicazioni dovrebbero avere una modalità di autosalvataggio e riaprirsi sempre dal punto dove eravamo rimasti.

Mission control

In Lion Exposé, Spaces e Dashboard vengono rivisti e migliorati per passare al livello successivo: grazie ad un semplice gesto avremo a disposizione la Dashboard, il desktop e le applicazioni a tutto schermo in alto, le finestre aperte raggruppate per applicazione ed il dock, tutto a portata di mano.

Conclusioni

Certo, quello che abbiamo potuto vedere è interessante ma se saranno le features di punta del Leone beh, francamente parte con le unghie un po’ limate perché stiamo parlando di caratteristiche implementabili anche ora con un po’ di sforzo, tant’è che da Novembre il Mac App Store sarà disponibile anche per Snow Leopard.

Voi cosa ne pensate? Usate le gestures e tutte le features di Snow Leopard come Spaces ed Exposé?

Scritto da: Claudio Meirana

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